Il suono nella pratica dello Yoga
Nella pratica dello Yoga spesso parliamo di vibrazione che è una delle manifestazioni con cui si rivela l’energia vitale. La vibrazione è un principio di vita visto che tutto ciò che è vivo vibra e respira.
La nostra tradizione ci ricorda che “In principio fu il Verbo”; ebbene il verbo è la vibrazione prodotta dalla voce, un potente strumento che in India, anticamente, veniva utilizzato per la cura installando (Nyasa) particolari suoni in precisi punti del corpo. Ma è importante anche l’uso della voce in un determinato modo, scegliendo le parole giuste con la giusta tonalità, pensiamo agli oratori, agli attori o ai cantanti che possono suscitare emozioni profonde negli ascoltatori.
Nello Yoga recitiamo dei Mantra (strumento per liberare la mente); questa pratica porta alterazioni nelle onde cerebrali facendoci avvicinare allo stato meditativo esistente tra la veglia ed il sonno dove il corpo e la mente entrano in uno stato di profondo rilassamento. (Stato Ipnagogico). Spesso nella pratica utilizziamo delle campane tibetane che, con i loro vari suoni, arrivano allo stesso rallentamento delle frequenza cerebrali dalle Beta (stato di veglia) alle Alpha (stato tra la veglia ed il sonno) alle Theta (sonno profondo). Nella nostra scuola abbiamo creato un trattamento estremamente rilassante che utilizza i suoni delle campane tibetane associate ad un massaggio ayurvedico; ne risulta un bagno sonoro rigenerante su tutti i livelli, fisico, emotivo, energetico, …….
Oggigiorno conosciamo il valore terapeutico della musica ed abbiamo sviluppato una disciplina, chiamata musico-terapia, che finalmente, sta entrando anche nel mondo della scuola. Molti musicisti accordano i loro strumenti con il La a 432 Hz che è considerata l’accordatura naturale sostituita solo nella metà del 900 dall’accordatura in La a 440 Hz. Questa antica accordatura in La a 432 Hz è una frequenza armonica con quella della terra e ci permette di regolarizzare il respiro, facilita il rilassamento, riduce l’ansia e lo stress. Porta anche una maggiore secrezione ghiandolare di endorfine e morfine naturali.
Anche gli studi dell’esperto Masaru Emoto sull’acqua ci riconfermano l’importanza della giusta vibrazione in accordo con i suoni della natura (l’Om è considerato il suono primordiale). I suoi esperimenti sui cristalli d’acqua ci dimostrano che l’ascolto di musica vicina alle vibrazioni dell’anima crea disegni armoniosi e bellissimi nei cristalli; al contrario, in una musica commerciale moderna o nei suoni di una lite, si crea confusione nei cristalli.
E’ importante scegliere la musica che ascoltiamo ma lo è anche emettere suoni che siano equilibrati, la nostra voce veicola un messaggio che può essere d’amore o di conflitto.
Tanto importante, come la scelta della musica e delle parole, è la scelta del silenzio che, attraverso la sua qualità rigenerante, da senso e struttura ai suoni che andremo ad ascoltare o emettere. In fondo il suono è udibile perché sostenuto dal silenzio.
Om Shanti,