Differenze tra Yoga e Pilates
Una domanda frequente che ricevo durante le interviste con i nuovi allievi è in cosa consiste la differenza tra Yoga e Pilates.
Spesso l’offerta che troviamo nei vari centri abbina queste due discipline rendendo poco chiara la differenza e, soprattutto, la finalità.
Infatti, se nella pratica molte posizioni e respirazioni sono simili, è nell’intento e nella finalità che radicano le sostanziali differenze.
Con riferimento al Pilates leggiamo nel dizionario la seguente spiegazione:
Ginnastica specifica consistente in esercizi di stiramento muscolare eseguiti a corpo libero o con l’ausilio di attrezzi, diretta a tonificare la muscolatura senza incrementarne la massa e a migliorare la fluidità e il controllo dei movimenti.
O anche:
Il pilates è un allenamento che mira a rafforzare il corpo, modellarlo, correggere la postura e migliorare la fluidità dei movimenti.
C’è anche chi aggiunge un effetto dimagrimento ma, a mio parere, il tema del dimagrimento lo lascerei a parte in quanto apre una argomentazione che va ben al di là delle differenze tra Yoga e Pilates.
Il signor Pilates, che ha codificato questo metodo, intendeva offrire una ginnastica posturale correttiva utilizzando tecniche delle Yoga e del Do-in giapponese.
Punti centrali del metodo sono la respirazione, il controllo mentale e corporeo, la precisione nell’esecuzione, la fluidità nel movimento e l’attenzione a quello che lui chiamò Power House ossia quel punto nel tronco che porta potere nel momento in cui i muscoli addominali funzionano correttamente e possono innescare un vero e proprio centro di potere esercitando quel giusto equilibrio che evita i mal di schiena e corregge il portamento.
Il metodo piace perché lascia intravedere un approccio differente con il corpo derivante dalle radici culturali orientali che da sempre affascinano coloro che, al contrario, hanno sempre visto nel corpo una macchina a se stante.
Arriviamo ora allo Yoga, cosa dire? Qui la faccenda si fa complessa; lo stesso Wikipedia va un pò in affanno ma dall’ introduzione, tra i vari paragrafi, vi voglio sottoporre questa definizione che trovo illuminante come se a parlare fosse un vero e proprio Maestro :
Uso contemporaneo[modifica | modifica wikitesto]
Nel linguaggio corrente con “yoga” si intende il più delle volte un variegato insieme di attività che spesso poco hanno a che fare con lo Yoga tradizionale, attività che comprendono ginnastiche del corpo e della respirazione, discipline psicofisiche finalizzate alla meditazione o al rilassamento,[13] tecniche miste che unirebbero lo Yoga con tradizioni lontane, eccetera. Si è dunque assistito a tutto un proliferare di pseudo branche dello Yoga e di maestri proclamatisi tali senza l’appartenenza a un lignaggio:
« Ciò che contraddistingue lo Yoga non è solamente il suo aspetto pratico, ma anche la sua natura iniziatica. Non si può imparare lo Yoga da soli; è indispensabile la direzione di un maestro (guru). »
(Mircea Eliade, in Eliade 2010, p. 21)
In senso ampio lo Yoga è una via di realizzazione spirituale che si fonda su una sua propria filosofia, un percorso che diviene via via sempre più totalizzante, non un qualcosa al quale ci si può riferire con espressioni come “fare un po’ di yoga”:
« Senza dubbio la pratica disciplinata costituisce una delle caratteristiche peculiari dello Yoga in quanto sistema, ma, come sarà più oltre chiaro, lo Yoga possiede una sua visione su molti altri argomenti come la psicologia, l’etica e la teologia.[14] »
(Surendranath Dasgupta, in Dasgupta 2005, p. 5)
A questo punto ogni commento è superfluo; lo Yoga è una strada di realizzazione spirituale che utilizza tutto il sistema corpo-mente per arrivare ad una profonda conoscenza del Sé. Questo è ciò che mi è stato trasmesso dal mio amatissimo Maestro e da quelli che poi ho incontrato sul mio cammino.
Questa antica disciplina abbraccia tutti gli aspetti dell’esistenza, alimentazione, pensiero, corpo, relazione con gli altri e con la Natura, respiro, capacità di interiorizzazione.
Ecco che le differenze tra Yoga e Pilates ci appaiono ora più chiare, di cosa abbiamo bisogno? Intendiamo restare in forma con una brillante disciplina come il Pilates oppure desideriamo entrare nel profondo del nostro essere e percorrere un cammino spirituale inteso come ricerca del nostro spirito sopito ?
Il mio augurio più sincero è che qualsiasi disciplina scegliate vi porti pace ed armonia imparando a lavorare con e per il corpo e non considerandolo separato da voi!
Nella scuola Ratnachandra, dove da 18 anni si insegna lo Yoga, inizierà a Novembre un corso di Pilates per questo motivo sarò ancora più lieta di rispondere ad ogni vostro dubbio.
A presto!