Bussola

La Meditazione, bussola interiore per affrontare e vincere le tempeste della vita

La Meditazione, parola così utilizzata, così antica, richiama la nostra attenzione sulla sua estensione nel tempo e nello spazio. La meditazione, infatti, la ritroviamo nei testi più antichi della tradizione indiana ma è presente, con differenti nomi, nelle tradizioni spirituali e nelle religioni in tutto il mondo. Basti pensare alla tradizione monastica cristiana, prima d’Oriente e poi d’Occidente dove veniva considerata un momento fondante del vivere quotidiano. Nel IV secolo San Cassiano attinge allo stile di vita propria della spiritualità dei Padri del Deserto ove impara la preghiera esicasta, ripetizione di un versetto accompagnata dal respiro (proprio come nella pratica Yoga). San Romualdo, monaco benedettino, diceva:”svuotati di te stesso”.

Dalla pratica della meditazione scaturiva anche uno stile di vita sano nell’alimentazione, nell’uso del silenzio; ricordiamo a tal proposito le Regole di San Benedetto.

Per noi, praticanti di Yoga laico nel mondo occidentale, è facile cadere in confusione tra la nostra cultura di base e le tante informazioni che ci arrivano da Oriente su metodi e stili meditativi.

Spesso il pensiero occidentale, con le proprie scuole di psicologia e neuroscienze in generale, si fonde con le pratiche orientali generando dei percorsi che possono portare a grande confusione se non a veri e propri squilibri.

Non si possono fondere dei cammini, sono semplicemente diversi sentieri che portano tutti ad una stessa meta.

Apprendere la Meditazione richiede molto lavoro sia pratico sul tappetino che nello stile di vita. Occorre condizionare la nostra mente aggressiva ed agitata riportandola ad uno stato di calma che ci permetta di poter iniziare un percorso di conoscenza della nostra vera natura essenziale.

Per avere successo in questo percorso non basta sedersi e lottare con la mente irrequieta bensì occorre partire dai nostri sentimenti ed emozioni, una analisi di come ci percepiamo, osservazione di noi stessi come punto di partenza.

Il lavoro dello Yoga è duplice pertanto lavorando con la mente possiamo arrivare a sciogliere tensioni nel corpo e, viceversa, lavorando sul corpo possiamo sciogliere dei nodi mentali.

Quindi, nella meditazione dello Yoga, andremo a lavorare sul corpo per renderlo rilassato, sciolto e forte; allo stesso tempo dobbiamo sostenere la nostra energia poiché nella meditazione ne occorre tanta.

Una volta stabilizzati il corpo e l’energia inizia un processo di ritiro graduale dai sensi che si realizza grazie a tutti gli insegnamenti che abbiamo ricevuto dai Maestri illuminati del passato.

Questo stato di calma ove la mente disciplinata si ritira in un punto porta alla Meditazione che è uno stato al di là del conosciuto, inspiegabile, sublime.

E’ lo strumento per conoscere chi siamo veramente.

Possiamo paragonare quindi la Meditazione ad una bussola dell’anima che ci riporta a casa tra le tempeste della vita.

Condurrò questo percorso in 5 incontri a partire dal 12 Ottobre. Chi è interessato può richiedere il programma.

Om Shanti!

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