Lasciarsi andare
L’esperienza dell’insegnamento mi ha portato ad osservare un tipo di atteggiamento molto diffuso in coloro che iniziano il cammino dello Yoga.
Molti allievi sono convinti di non potersi scollegare dalle ansie e dagli affanni in quanto considerano questa tensione funzionale alla risoluzione dei problemi quotidiani.
La realtà è che questo comportamento porta sicuramente ad uno stato di tensione fisica e mentale che produce, come minimo stress ma, alla fine, vere e proprie malattie.
Mantenere la tensione è negarsi la possibilità di vivere intensamente le emozioni e sviluppare quel senso d’intuito che usiamo definire “sentire con la pancia”.
La pancia è proprio il punto in cui le tensioni confluiscono, diventa tesa e dura come un sasso; questa è la negazione di un sentire profondo, viscerale.
Essendo la sede delle emozioni, la pancia si blocca, si congela e così il nostro sentire passa tutto dalla testa.
Non si tratta più di sentire bensì di ragionare. Non siamo più spontanei ma tutto è vagliato dalla mente e questo ci riporta al tema iniziale ossia l’incapacità di lasciarsi andare.
La mente si agita, vuole controllare e non ci permette di sciogliere i nodi delle tensioni.
Cosa fare dunque?
Ci sono delle semplici pratiche che ci aiutano e sono come un pronto soccorso nei casi in cui ci accorgiamo di correre troppo con la mente e non sentire più il corpo, il respiro, la pancia.
Possiamo distenderci a terra con le gambe leggermente divaricate e le punte dei piedi che ricadono lateralmente, anche le braccia sono leggermente discostate dal corpo con il palmo rivolto al cielo. Una coperta ci aiuta a mantenere il calore.
Sentiamo il respiro senza modificarlo, semplicemente lo osserviamo e mentre inspiriamo ripetiamo dentro di noi “ la vita entra” e mentre espiriamo ripetiamo “abbandono le tensioni”. Dopo qualche respiro notiamo che il corpo inizia a pesare e questo è il segnale di un abbandono vigile, un rilassamento sempre più profondo.
Questa semplice pratica è efficace se fatta con totalità, con entusiasmo e, soprattutto, con molta costanza.
Le cattive abitudini si radicano con molta facilità e quindi occorre la costanza e l’amore verso noi stessi per ristabilire la giusta armonia.
Il benessere e la salute non sono un lusso o un atto d’egoismo al contrario, se non siamo in armonia creiamo intorno a noi tensione e conflitto. Tra le tante citazioni che leggiamo o sentiamo spesso ricorre “il cambiamento comincia da noi” ed è proprio questo il senso del lavoro dello Yoga.
Buona pratica!