Yin Yoga, alleato per una vita sana
Nella frenetica quotidianità rischiamo di rendere stressante anche la pratica di Yoga. Spesso vengono praticati stili molto forti a livello fisico e poco adatti alla maggioranza delle persone. Si viene affascinati da pose complesse che sono al limite con il fitness e che poco o nulla hanno a che vedere con il messaggio insito nella pratica dello Yoga che è quello di prendersi cura amorevolmente del proprio essere ristabilendo una connessione tra corpo e mente e prepararsi alla Meditazione.
Lo Yin Yoga, di cui sentiamo molto parlare ultimamente, è la forma classica dell’Hatha Yoga che implica una tenuta lunga delle pose senza dolore e nell’immobilità con il controllo del respiro e della mente. A questo Yoga “lento” si sono sviluppate forme più dinamiche come l’Asthanga o alcuni Vinyasa che chiameremo Yang. Questi due termini, di origine cinese, intendono rimarcare la dualità: Yin, femminile, lunare, intuitivo ecc. e Yang, maschile, solare, estroverso ecc.
Lo Yin Yoga, nel quale sono certificata, é stato rielaborato dal Maestro Grilley alla luce delle relazioni tra Yoga, Anatomia e Taoismo.
Nello Yin Yoga di Grilley si tiene molto in considerazione la struttura scheletrica personale in quanto questa consente una mobilità completamente differente tra soggetto e soggetto. Grilley ci invita a farci la domanda se nella tenuta di una postura sentiamo tensione o compressione. La tensione è accettabile in quando la muscolatura prende una forma in tempi più o meno lunghi ed è quindi funzionale alla tenuta di una posizione; invece la compressione è quel punto in cui un osso ha raggiunto il suo massimo movimento ed è quindi il punto di arrivo per non farsi male.
Questo ci fa capire che non tutti possono ottenere uno stesso risultato dal mantenimento di una postura e che il giusto approccio alla pratica è quello di rimanere nell’immobilità della posa rispettando il proprio limite ma che questa immobilità è solo apparente in quando mantenere la posa da 3 a 5 minuti innesca un profondo lavoro che arriva nelle fasce più interne del corpo, agli organi ed al tessuto connettivo, vero e proprio trasmettitore di informazioni ed energia. A livello superficiale proveremo un senso di maggiore elasticità e tonificazione nelle giunture. A livello mentale ci sarà un rilassamento profondo dovuto alla stimolazione endocrina e quindi un senso di abbandono e pace.
Importantissimo é il lavoro sul piano energetico; lo Yin Yoga lavora sul principio dell’energia vitale, la pratica stimola i Meridiani energetici descritti dalla medicina tradizionale cinese (Tao) e Le Nadi della fisiologia sottile indiana, 72000 canali secondo la tradizione classica dell’India.
Pratica adatta a tutti, ottima per gli sportivi che non curano lo stretching, eccellente per chi ha uno stile di vita sedentaria, rigenerante per chi ha la mente sempre sotto pressione.
Insomma, provare !!!